Lavoro

Università, quanto incide un titolo di studio avanzato sullo stipendio?

In Italia sono ormai molto numerose le analisi e gli studi di settore che mettono a confronto il reddito percepito con il livello di studio acquisito. Seppur sia necessario fare dei distinguo importanti (perché molto varia in base al corso di laurea scelto), è indubbio che il livello di istruzione ha storicamente influenzato le prospettive salariali degli individui. Nel caso del Belpaese, i dati mostrano che un titolo di studio avanzato può incrementare significativamente le retribuzioni, sebbene l'entità di questo aumento vari in base a diversi fattori, tra cui l'area disciplinare e la collocazione geografica. Secondo il rapporto AlmaLaurea, a un anno dal conseguimento del titolo, i laureati di primo livello percepiscono in media 1.237 euro mensili netti. Tutti i titoli disponibili in un’offerta di laurea specialistica rappresentano un vero e proprio valore aggiunto rispetto a quanto studiato con la triennale e un leggero miglioramento si nota anche nello stipendio che possono percepire fin da subito. I laureati di secondo livello, infatti, guadagnano circa 1.294 euro. A cinque anni dalla laurea, queste cifre aumentano rispettivamente a 1.635 euro (+32,2%) e 1.697 euro (+31,2%). 

Come detto inizialmente però, le retribuzioni variano significativamente in base al gruppo disciplinare. A un anno dalla laurea, i laureati di primo livello nei settori medico-sanitario, informatica e tecnologie ICT, e ingegneria industriale e dell'informazione registrano stipendi superiori alla media, con valori rispettivamente di 1.559 euro, 1.534 euro e 1.501 euro mensili netti. Al contrario, i laureati in educazione e formazione, arte e design, scienze motorie e sportive, e linguistico percepiscono retribuzioni inferiori a 1.200 euro mensili. 

La formazione universitaria svolge perciò un ruolo cruciale nell'accesso a posizioni lavorative meglio remunerate. Tuttavia, l'Italia presenta una percentuale di laureati inferiore alla media OCSE. Secondo dati riportati da LHH, solo il 19,3% della popolazione italiana possiede una laurea, rispetto a una media OCSE del 36,9%. Nella fascia d'età 25-34 anni, la percentuale sale al 27,7%, ma rimane al di sotto della media OCSE del 44,5%. Il rapporto in questione, inoltre, evidenzia un altro tema legato all’istruzione: l’Italia spende meno del 4% del PIL rispetto alla media OCSE che invece arriva al 5%. Rimanendo fissi a questo rapporto, anche la media degli stipendi dei docenti italiani si conferma fanalino di coda. Appare evidente come il nesso tra investimenti e istruzione sia alla base per creare una serie di presupposti tali per far sì che, di conseguenza, aumentino anche il numero di laureati, arrivando al livello di altri competitor europei. 

La situazione confrontata con l’estero

A livello internazionale, il possesso di un titolo di studio avanzato tende a offrire vantaggi salariali più marcati. Ad esempio, negli Stati Uniti, la retribuzione dei dirigenti aziendali è aumentata di oltre il 1.000% negli ultimi quattro decenni, quasi 100 volte in più rispetto all'aumento dei salari medi dei lavoratori.  Questo suggerisce che, in alcuni contesti, l'istruzione superiore può portare a incrementi salariali significativi, soprattutto in posizioni dirigenziali.Spulciando i dati che si ritrovano online, i laureati magistrali che trovano lavoro fuori dall’Italia un anno dopo la laurea guadagnano circa il 56% in più, con uno stipendio netto stabilmente al di sopra dei 2000 euro mensili. Un dato che mette in luce chiaramente, ancora una volta, il problema legato invece alla retribuzione in Italia, i cui stipendi restano fermi da decenni a fronte di aumenti diffusi nel resto d’Europa.

In conclusione, un titolo di studio avanzato può fare la differenza nello stipendio, aumentando le opportunità professionali e il potenziale di guadagno. Investire nell’istruzione universitaria, soprattutto post-laurea, rappresenta una scelta strategica per chi mira a una carriera solida e ben remunerata. Considerare corsi di laurea magistrale o master può rivelarsi decisivo.

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