Ecologia

Il lato Green di Milano

La capitale industriale d’Italia ha scoperto da alcuni anni la sua anima ecologica. Forse proprio i crescenti livelli di inquinamento di Milano hanno spinto i cittadini a rivalutare la filosofia del Green e a ripensare la città secondo questo punto di vista, un punto di vista certamente più naturale. I primi mutamenti all’insegna della concezione green si possono scorgere all’interno della cornice “Progetto Porta Nuova”, un piano di riqualificazione urbana ed architettonica che coinvolge diverse aree tra i quartieri Isola, Varesine e Garibaldi. Nello skyline urbano di recente realizzazione, spicca in modo importante il complesso di palazzi ecosostenibili, conosciuti come Torre Unicredit. Progettati dall’architetto argentino César Pelli, questi edifici in vetro e ferro, fondono uno stile all’avanguardia con un risparmio energetico decisamente rilevante; si stima una riduzione dei consumi del 37%. Tra gli altri, persino un imbianchino Milano che realizza verniciature e imbiancature totalmente ecosostenibili, a zero impatto ecologico.

La virata green della città non coinvolge solo il settore dell’edilizia ma anche quello dei trasporti. Da novembre 2008 è infatti attivo “Bikemi”, servizio di bike sharing che grazie alla condivisione di bici pubbliche, consente ai cittadini di spostarsi senza stress, senza inquinare e soprattutto secondo le proprie esigenze di mobilità. Questa iniziativa dal sapore ecologico è stata fortemente apprezzata dalla moltitudine di viaggiatori che ogni giorno circolano nella metropoli lombarda. Visto l’alto gradimento riscosso, il servizio è stato ulteriormente potenziato e ad oggi, con 180 stazioni attive diffuse anche nelle zone periferiche, e più di tremila biciclette, il bike sharing milanese si attesta come il sistema più esteso e utilizzato d’Italia, il quinto in Europa.

Accanto all’edilizia e alla mobilità urbana, il comune ha scelto di incrementare anche la raccolta differenziata. Nel corso del 2018 il riciclo dei rifiuti nel capoluogo lombardo è salito fino al 38%: un traguardo importante, in via di miglioramento, reso possibile grazie alla collaborazione dei cittadini.

Oltre alla raccolta differenziata, anche altre forme di riciclo completamente diverse, stanno divenendo sempre più una pratica comune, anche nella città di Milano. In particolare, la realtà del mercato dell’usato è molto apprezzata tra coloro che preferiscono il riuso allo spreco, che amano andare alla ricerca di oggetti non proprio convenzionali e che gettano uno sguardo al portafogli. Nei mercatini dell’usato si possono trovare oggetti di ogni stile e genere, dal vintage al moderno, dagli accessori di moda all’abbigliamento, dai libri alla musica, dai mobili agli oggetti di arredamento.

In un campo un po’ più ristretto, ma con la stessa idea di fondo, quella del riutilizzo, si scopre una pratica molto divertente, conosciuta come Swap: attività di scambio che può interessare il settore abbigliamento ma non solo, basata sull’idea del baratto e quindi a costo zero. Pratica di riutilizzo dal sapore british, in Italia lo swap cresce fortemente, soprattutto a causa dell’acuirsi della crisi, che porta ogni giorno molte più persone a valutare con attenzione le proprie spese. Questo baratto moderno si presenta come un’occasione originale e divertente per scambiare soprattutto vestiti e accessori di moda, al grido di “Cheap, Chic and Green”!

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