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Recupero diretto di vecchie membrane bituminose: le soluzioni più economiche e durature

Il recupero diretto o il ripristino e impermeabilizzazione di vecchie guaine bituminose rappresenta una soluzione efficace e sostenibile. Purtroppo, con il trascorrere del tempo, le guaine bituminose tendono naturalmente a deteriorarsi a causa di agenti atmosferici e per usura. In passato, quando ciò accadeva, l’unica soluzione possibile al problema era la sostituzione. Invece, al giorno d’oggi, si è aggiunto un approccio innovativo che consiste nell’utilizzo di soluzioni liquide specifiche, le quali non solo riqualificano i materiali esistenti, bensì garantiscono anche un’ottima protezione nel lungo periodo.

Si tratta quindi di un ripristino e impermeabilizzazione di vecchie guaine bituminose a impatto zero. In tal senso, le soluzioni più economiche rispetto alla sostituzione sono i sistemi impermeabilizzanti liquidi, formulati con l’obiettivo di far penetrare il prodotto in profondità, all’interno delle membrane danneggiate, così da riappropriarsi delle loro originarie proprietà impermeabili. Di conseguenza, si elimina la richiesta di rimozione completa delle guaine, a vantaggio dei costi complessivi e del tempo d’intervento. Senza considerare che questo tipo di formulazioni possono essere applicate direttamente sulla superficie non richiedendo una  preparazione complessa e quindi fruibile a chi vanta un minimo di manualità.

Il risultato è una membrana rigenerata che sfida gli effetti del tempo e degli agenti esterni. Ecco perché investire in questi trattamenti, ma utilizzando solo prodotti di alta qualità, va a migliorare la durabilità dell’infrastruttura e contribuisce altresì alla sostenibilità ambientale. Una soluzione così congeniata è perfetta per chiunque desideri una formulazione all’avanguardia e finanziariamente vantaggiosa, per mezzo di una scelta strategica ed efficiente.

Analisi iniziale: come determinare se la membrana esistente è idonea al recupero diretto

La valutazione dello stato della vecchia membrana bituminosa è determinante nel decidere se procedere con il recupero diretto. Pertanto, si parte analizzando l’integrità della guaina esistente, la quale deve presentarsi solida e priva di danni strutturali significativi. In più, serve verificare la pendenza del supporto. Cosa significa? Una pendenza inadeguata può causare ristagni d’acqua, compromettendo l’efficacia della membrana e anche dell’aggiunta del prodotto.

A questo proposito, urge esaminare con estrema attenzione la superficie alla ricerca di crepe o bolle che inducono alla richiesta di un pronto intervento. In caso di crepe, la loro estensione e direzione influisce sulla scelta dei materiali e delle tecniche di ripristino. Per quanto riguarda le bolle, invece, suggeriscono solo delle potenziali infiltrazioni di acqua o un leggero (o grave) deterioramento del legame tra le varie stratificazioni. Un’accurata ispezione visiva accompagnata da test strumentali garantisce quindi una diagnosi precisa e affidabile per il ripristino della membrana. E solo dopo aver completato questa dettagliata verifica sarà possibile decidere in merito, ossia se intraprendere un intervento di recupero diretto o se optare per una sostituzione completa dell’impermeabilizzazione. Se l’occhio non è competente, meglio richiedere l’approfondimento di un esperto del settore.

Operazioni di ripristino e impermeabilizzazione di vecchie guaine bituminose

Il ripristino e l’impermeabilizzazione di vecchie guaine bituminose è un processo volto a garantire la durata e l’efficacia delle coperture. La prima fase consiste nella preparazione della superficie, la quale deve essere accuratamente pulita da detriti, polvere ed eventuali residui di materiali precedenti, come abbiamo già visto. L’abitazione, o la nostra seconda casa, deve essere quindi liberata da ostruzioni varie.

Solo dopo aver svolto queste operazioni preliminari si può procede con l’applicazione di un primer specifico, di norma correlato al prodotto da stendere. Esistono soluzioni anche applicabili senza primer, come il prodotto Keep Dry di Icobit. Questo passaggio favorisce l’aderenza dei materiali impermeabilizzanti successivi, assicurando quindi una sigillatura ottimale, a prova di infiltrazioni.

Nella scelta del sistema di impermeabilizzazione, si possono considerare diverse opzioni, segnalate in base alle esigenze specifiche del progetto, a partire dalle membrane liquide, le quali offrono una soluzione elastica e continua, ideale per le superfici irregolari o complesse. Invece, le guaine bituminose autoadesive rappresentano un’altra valida alternativa, poiché non richiedono l’uso di fiamma o di solventi. Mentre, i sistemi sintetici possono garantire prestazioni elevate in termini di resistenza chimica e meccanica. Ciascuna modalità vanta una serie di vantaggi distintivi. Tuttavia, la soluzione più economica e pratica si massimizza con l’uso delle membrane liquide.

Le soluzioni impermeabilizzanti di qualità offerte da Icobit

Per poter vantare un lavoro a regola d’arte di ripristino e impermeabilizzazione di vecchie guaine bituminose, è indispensabile partire dalla scelta di prodotti di qualità, come quelli offerti dal marchio italiano Icobit. Nell’assortimento figurano diversi prodotti che possono essere installati in autonomia oppure consigliati dal tecnico esperto. Tutti gli articoli presenti sono collaudati e vantano quindi vantaggi in termini di prestazioni, durabilità e facilità di applicazione.

Per esempio, Keep Dry è il sistema nato appositamente per rigenerare vecchie membrane bituminose. Allo stesso modo, Icoper Multiuso si adatta a qualsiasi tipo di copertura edile che richieda un processo di impermeabilizzazione sicuro. A questi articoli si aggiunge una schiera di altri prodotti specifici per combattere l’infiltrazione come Icopas, la linea Icoprot, eccetera. Per identificare il prodotto aderente alle singole esigenze, il consumatore può richiedere un consulto con il produttore o con un tecnico del settore.

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